Gestione logistica nel magazzino ( il farmacista ospedaliero garante della corretta applicazione PDTA)

Gianluca Prati

La logistica è ormai riconosciuta come funzione strategica per gestire in modo ottimale e riorganizzare al meglio l'attività delle aziende sanitarie. E questo perché permette di intervenire su due aspetti chiave: il miglioramento del bilancio economico e nel contempo l'incremento della qualità dei servizi resi». Così Gianluca Prati, Dirigente Responsabile Gestione Logistica e Magazzino Aziendale, AUSL della Romagna, riassume per noi il messaggio alla base del suo intervento al convegno “L’efficienza della gestione dei processi sanitari”.

L'AUSL Romagna costituisce peraltro uno dei progetti di riferimento a livello nazionale di efficienza logistica in sanità, avendo compiuto un doppio passaggio di centralizzazione. Con l'Area Vasta Romagna ha infatti concentrato presso un unico polo logistico e di servizio il magazzino e il laboratorio analisi; successivamente, la creazione dell'Azienda Sanitaria Unica, dalle quattro precedenti di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini, ha consentito di operare un ulteriore passo nell'efficientamento dei processi e dei costi.

Ma perché è così importante parlare di logistica in un contesto sanitario? «Innanzitutto non stiamo parlando di una novità: è da oltre quindici anni che la sanità ha cominciato ad occuparsi di queste problematiche con metodi più professionali e innovativi» precisa Prati. «Oggi i confronti si sono intensificati anche grazie al fatto che un numero crescente di realtà sanitarie hanno finalmente realizzato dei progetti importanti in questa direzione. Rispetto ai pochi casi del passato, molte aziende stanno investendo in soluzioni di riorganizzazione logistica e aumenta il numero di case studies che possono essere presentate a beneficio degli altri soggetti. Anche per questo è fondamentale avere un incontro, come il convegno di Editrice Temi, nel quale questo confronto possa avvenire in modo soddisfacente».

E quali sono gli obiettivi che un progetto di corretta gestione dei materiali consente di ottenere? «Semplice: le risorse economiche per la sanità pubblica sono sempre più ridotte a livello nazionale mentre la qualità dei servizi richiesti è crescente» conclude Prati. «Tutta l'area della supply chain, quindi dagli acquisti, all'approvvigionamento, alla distribuzione dei beni e servizi, costituisce una delle principali voci di spesa per un'azienda sanitaria, simile al costo del personale. Poter intervenire su quest'area produce un beneficio economico che si ottiene mediante una corretta riorganizzazione, e non attraverso il semplice taglio delle risorse. Inoltre un corretto approccio alla logistica dimostra che anche in sanità si sta diffondendo una maggior cultura del controllo e dell'ingegnerizzazione dei processi: concetti che fino a qualche anno fa si faceva fatica a trovare in questi contesti. Ecco che con la logistica si ottiene un duplice beneficio: sia in termini di maggior qualità e controllo dei servizi offerti, sia, nel contempo, in termini di minor dispendio di costi. E tutto ciò che si risparmia – e si migliora – in ambito logistico, può essere messo a disposizione del paziente e dei percorsi clinici».


 

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